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Gianni Puglisi

Parliamo di stilisti, di passioni e di talento.
Oggi ho la fortuna e l’onore di potervi presentare un giovane emergente le cui ispirazioni sono tali da porgli una particolare attenzione soprattutto secondo una prospettiva futura.
Si chiama Gianni Puglisi ed è il fashion designer che si è classificato al secondo posto al contest on-line aperto a tutti gli iscritti del gruppo Giovani Stilisti Italiani.

Lui, cinquantenne, nato a Giussano [provincia Monza Brianza] di origine siciliana, vive oggi a Sesto San Giovanni e ha un passato caratterizzato da una importante formazione nel mondo della moda. Gianni ha frequentato un corso triennale [1997 – 2000] presso l’Istituto di Moda Burgo di Milano dove ha ottenuto il diploma come figurinista di moda.
Conclusi gli studi ha intrapreso un paio di esperienze di stage come figurinista di moda, ma poi ha sviluppato altre professioni e percorsi sempre nel campo della moda.
Oggi Gianni lavora come magazziniere per una boutique di un brand del lusso nel quadrilatero della moda di Milano, un lavoro che svolge da cinque anni, a cui si affianca comunque il suo progetto personale.

Conosciamo meglio Gianni…


Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? Fin da quando ero bambino avevo la passione per la moda e questa si è sviluppata e concretizzata giocando e trasformando i vestiti di Barbie. Se penso ai primi figurini che ho realizzato rammento di averli ideati sui banchi delle scuole elementari.
Raccontaci l’inizio della tua carriera come fashion designer… Una volta preso il diploma ho intrapreso vari stage, ma per necessità personali ho dovuto anche intraprendere altri lavori senza però mai smettere l’attività di figurinista.

Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Attraverso i disegni di moda ambisco a trasmettere, a comunicare una condizione e un’allure fatto di modernità, eleganza ed ironia.
Chi sceglie il tuo brand? In realtà ad oggi non possiedo un mio brand sebbene averne uno sia il mio vero grande sogno ed è per questo che continuo ad inseguirlo.

Parlaci della scelta dei materiali… Per quanto concerne la scelta dei materiali in generale prediligo materiali preziosi come cashmere e sete anche per i modelli più sportivi
Come mai hai deciso di partecipare al concorso di Giovani Stilisti Italiani? E la prima volta che partecipi? Ho partecipato per farmi conoscere. Volevo condividere idee e confrontarmi con gli altri stilisti. In realtà è la seconda volta che partecipo ad un concorso di Giovani Stilisti Italiani in quanto ho partecipato anche al primo contest, Royal Wedding, dove ho vinto il premio speciale offerto da Tiziana di Meo e Armando Terribili.

Raccontaci il tuo percorso personale… Io mi occupo dello sviluppo della sezione abiti anche se non ho mai sviluppato un abito.
A cosa ti ispirato? Per la collezione mi sono ispirato alle donne del Bauhaus e, facendo una ricerca, ho notato degli arazzi ricamati da queste donne che avevano una somiglianza, secondo il mio punto di vista, alle stampe dei tessuti peruviani e mi hanno ricordato i nativi americani. È stato che da qui che è partita la mia ispirazione, che poi ho adattato a capi contemporanei e portabili.

Cosa ci dici sulla scelta dei materiali? Prediligo materiali naturali come lana e seta.
Progetti per il futuro? Per il momento mi tengo il mio posto fisso poi chissà.

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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