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Verso la moda, verso il mio sogno. Alberto

Giovane e determinato.
Volenteroso e ambizioso. Alberto Maiorelli, stilista emergente, è desideroso di crescere e di affermarsi nel mondo della moda.
Ama le sfide ed è desideroso di affrontarne sempre nuove.

Conosciamo insieme Alberto


Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? La mia passione per la moda è nata quando ero piccolo, verso i quattro anni, credo. Mi divertivo a creare vestiti per le Barbie con parrucche e colle varie, o ridisegnando i vestiti che vedevo indossati dalle star in televisioni. Mi sono sempre immaginato la moda come un mondo pieno di colori dalle mille sfaccettature dove ogni singolo colore rappresenta uno stato d’animo oppure semplicemente un gusto estetico, che ogni designer cerca di esprimere attraverso le proprie creazioni.

Raccontaci l’inizio della tua carriera come fashion designer… Ho intrapreso il mio percorso di studi al liceo artistico di Porta Romana a Firenze. In quel contesto c’era la possibilità di scegliere tra tanti indirizzi e ho deciso di intraprendere quello di moda e costume. Una strada complessa, ma sicuramente la più stimolante per me. Credo di non essere un amante delle cose semplici. Concluso il percorso ho continuato con l’università. Mi sono iscritto all’Accademia italiana di moda a Firenze. Un’altra scelta azzardata che però mi ha permesso senza di crescere, avendo anche la possibilità di conoscere diversi punti di vista, inclusi quelli lontani dai miei. Reputo che solo nel conoscere mondi opposti designer si possa davvero. Adesso, appena laureato, cerco di sperimentare con mini-collezioni da presentare ad aziende e a contest. L’obiettivo è quello di far conoscere a più persone il mio punto di vista, non da tutti capito.

Come mai hai deciso di focalizzarti sulla realizzazione di abiti? Il mondo della moda è vasto. Ho scelto di concentrarmi sugli abiti perché mi sono reso conto, grazie al percorso universitario, che sono il mezzo che ho per esprimere un qualcosa che probabilmente ancora oggi devo capire come definire…forse semplice me stesso…
Chi sceglie il tuo brand? Il mio brand… Brand è ancora un parolone, ancora da definire… Credo possa essere scelto da tutte quelle persone a cui piace uscire dagli schemi, coloro che non vedono un uomo vestito per forza con camicia e giacca o una donna agghindata con un vestito e tacchi. Perché non potrebbe essere al contrario?! Cerco sempre di focalizzarmi su questi schemi che purtroppo la società o il contesto in cui viviamo ci crea automaticamente.
Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Voglio comunicare chi sono, ovvero un ragazzo giovane dalle idee “strane” [almeno così mi hanno sempre definito], anche se devo essere sincero ho sempre adorato questa definizione di strano o diverso, ma poi alla fine dei conti …diverso da chi?

Parlaci della scelta dei materiali… Scelgo sempre materiali semplici come cotoni o finte pelli, credo fortemente che siano i dettagli che possono ribaltare un tessuto banale in qualcosa di moderno e contemporaneo.
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? Le difficoltà sono tante a volte troppe. Soprattutto per un giovane designer come me ancora alla ricerca della famosa stabilità economica. Nonostante questo, mi impegno ogni giorno a sviluppare il mio muro creativo cosi lo chiamo io; fatto di idee, ricerca e innovazione.
A quale target di clientela ti rivolgi? Credo principalmente ad un target giovanile. Affermo questo in quanto rappresenta quello che conosco meglio dal momento che rappresenta la mia generazione. Reputo anche che difficilmente una persona adulta voglia davvero osare nella quotidianità, ma si limiti a farlo per occasioni particolari.

Progetti per il futuro? Il mio sogno è collaborare per una rivista di moda per quanto riguarda la sessione di stylist e di shooting, anche se per ora cerco di raggiungere i miei obiettivi piano piano. Senz’altro le esperienze sinora vissute, grazie ai vati contest, mi hanno arricchito molto dal punto di vista formativo. Credo fortemente che le esperienze di questo tipo, soprattutto per un giovane ragazzo come me, possono solo essere utili. Poi, ben si sa che in mancanza di stimoli continui il futuro di un designer sarebbe assolutamente piatto.
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? Sono in piena attività! Sto lavorando [piano piano] anche ad un sito web vero e proprio, anche se attualmente svolgo la mia attività di vendita per mezzo della mia pagina Instagram dove presento le mie creazioni e i vari moodboard d’ispirazione.

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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