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Esprimo me stessa, Chiara

Nel Sud della nostra Italia, dove il mare riflette il sole che scalda la terra, a Siracusa, ha inizio la storia di Chiara, fashion designer che ha sviluppato un brand di copricapi.

Chaira, nata e cresciuta a Siracusa ha sviluppato la sua predisposizione verso l’arte e le sue esperienze in un luogo dal fascino proprio, l’isola di Ortigia. La creativa ha frequentato l’istituto d’arte e ha conseguito il diploma di maestro d’arte in architettura e arredo urbano.

Terminati gli studi, Chiara, è ha trascorso qualche anno “in giro per l’Italia” finché non è ritornata in Sicilia, a Catania, dove ha frequentato il corso di laure in scienze della comunicazione finché la nascita della figlia Rebecca l’ha costretta ad abbandonare gli studi per iniziare a lavorare e ad iniziare la sua carriera nei negozi (durata quasi 10 anni”…

Conosciamo insieme Chiara…

Come è nata la tua passione per la moda/creatività… “Se devo essere sincera credo che la mia passione per la moda e creatività sia nata con me dal moneto che fin da quando ero piccolina ricordo bene che i giochi che prediligevo erano quelli creativi. Non posso non rammentare l’interesse a l’amore che avevo per il gioco “gira la moda” con cui mi dilettavo nella creazione di bijoux e simili… Credo che poi, accanto alla mia creatività si ponga un vero e proprio spiccato senso per il commercio…sin da quando ho frequentato le scuole superiore ho provato interesse per la realizzazione di oggetti da vendere nei market.”

 

Raccontaci l’inizio della tua carriera come fashion designer… “La mia carriera come fashion designer… beh, direi che è iniziato tutto come una sfida con me stessa come una sorta di percorso volto alla vera ricerca della felicità e di chi volevo essere, cosa volevo fare della mia vita, dopo aver trascorso quasi dieci anni di lavoro nei negozi dove, di anno in anno, le mansioni e responsabilità aumentavano. Ero stanca di quella vita e – soprattutto – non mi sentivo felice e nemmeno soddisfatta; per questo motivo nella primavera del 2016 ho scelto di dare le dimissioni ed ho abbracciato il progetto ZVLA, che mi ha dato la vera possibilità di esprimere me stessa, le mie passioni le mie idee e la mia voglia di fare.”

Turbanti. Come mai questa scelta? Da chi/cosa ti sei lasciata ispirare? “I turbanti sono arrivati dopo fasce, ma sono stati veramente perfezionati con l’arrivo della stagione invernale. Ciò che mi ha guidato e in qualche modo ispirato nello sviluppo di questa collezione è stata la scoperta della malattia della madre di una mia amica che breve avrebbe dovuto iniziare la chemioterapia e che, quindi, le occorreva un copricapo che oltre ad essere funzionale doveva aiutarla a farla stare bene, doveva riuscire a porla proprio agio quando era fuori casa. Sulla base di questo obiettivo ho puntato a creare un accessorio che riuscisse a essere utile dando, però, anche un tocco che riuscisse a farla sentire bella in un momento delicato e difficile da affrontare.”

 

Parlaci del messaggio che desideri comunicare con le tue creazioni…“Il mio progetto creativo si sviluppa in contrasto al mercato dell’abbigliamento di serie, che standardizza lo stile e inibisce la creatività personale. Alla base di tutte le mie scelte c’è una ricerca stilistica consapevole ed è per questo che utilizzo tessuti che provengono da aziende Italiane o da tessuti riciclati. Voglio che sia un acquisto consapevole, dove la tiratura limitata dei capi è sinonimo di unicità, ma anche di slow fashion. Inoltre, la tracciabilità in tutte le fasi del processo di produzione è assicurata dalla totale artigianalità del lavoro. La ricerca stilistica si basa su qualità, design, ispirazione e femminilità da indossare nella vita di tutti i giorni la maggior parte dei prodotti è bifunzionale, versatile e adatta ad ogni occasione. Le creazioni ZVLA sono un simbolo di distinzione e d’identità, ma sono anche testimoni di un sapere artigiano made in Italy. Ogni copricapo della mia linea è pensato per completare l’outfit dandogli un valore aggiunto. ZVLA ha un valore, vuole essere espressione di un’emozione, e rappresenta un concetto. Mi piace, infatti, pensare che le persone che indossano i miei capi sentano i pensieri e che soprattutto condividano i miei valori e concetti.”

Parlaci del naming del tuo brand…ha un significato preciso? Quale? “Zula è una piccola città dell’Eritea che si affaccia sul Mar Rosso, il cui significato è “luogo segreto”… poi, per una questione di grafica ho scelto di sostituire la U con la V perché si adattava meglio al logo scelto.”

 

Chi sceglie il tuo brand? “Buona parte del mio pubblico è la donna di età compresa tra i 25 e 45 anni. Una donna vuole distinguersi dalla massa che sceglie qualcosa da indossare che possa farla sentire unica, sceglie il mio brand anche chi desidera qualcosa di unico, ma che sia al contempo alla moda e funzionale.”

 

Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente?“Le sfide come in ogni settore sono molteplici, sicuramente una crescente concorrenza nel mio settore; questo mi spinge a creare qualcosa di più sofisticato e curato nel dettaglio, quindi a fare sempre meglio. Un’altra sfida è quella con me stessa e con la mia creatività, e con la mia auto analisi. Credo che potrei creare la qualsiasi cosa, ma questo non fa per me, perché voglio sempre creare qualcosa che sia unico, funzionale e alla moda, e questo crea molta complessità nella realizzazione di qualsiasi prodotto.”

 

A quale target di clientela ti rivolgi?“Credo fermamente che l’energia femminile sia il fondamento della natura stessa e quando creo un modello, accosto determinati tessuti o seleziono i colori mi rivolgo all’ archetipo femminile, per far si che emerga la vanità, la sensualità, la frivolezza e la superbia che ogni donna custodisce anche inconsapevolmente. È per questo motivo che il mio brand Zvla si veste di rosa, questo colore negli anni è stato messo da parte, ghettizzato per ciò che poteva evocare: delicatezza e fragilità. Oggi – invece – desidero omaggiarlo e mostrare con orgoglio quello che rappresenta. Una Donna forte, sicura di sé, capace di combattere e di avere la propria vita nelle mani senza escludere la femminilità, sensualità, sensibilità e altruismo che la distinguono.”

Progetti per il futuro? “Affondare le mie radici e i miei valori in questo soffice e fertile terreno che è la Sicilia e continuare a creare qualcosa di unico ed originale. Voglio continuare a trarre ispirazione non soltanto dalla mia cultura ma anche dall’obiettivo prefissato di “celebrare” la femminilità. Auspico che con le mie creazioni possa aumentare la consapevolezza d’acquisto, fattore necessario per un mondo migliore. Espandendo le mie vendite in tutto il mondo…”

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Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? “È possibile trovare le mie creazioni oltre su Instagram, sulla mia pagina Etsy. Ho, inoltre, ho dei corner espositivi a: Malta, Sliema c/o Fly the fly vintage – Sicilia, Catania, Acitrezza, Siracusa c/o IkI – Sicilia Modica e Ibla c/o Convento21 – Sicilia Caltagirone c/o Vanità – Emilia Romagna, cento c/o Mast Negozio… A breve sarò anche in Australia…”

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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