Oggi desidero parlarvi di una donna magica, di una persona che ha saputo ricominciare da zero. La sua è stata una fine, un cambiamento dirompente, ma necessario, che le è servito per definire un nuovo inizio volto a ridare piena e concreta immagine alla sua vita, ma anche a quella altrui.
Parliamo di Cinzia Macchi, da tanti conosciuta come la mamma, la fondatrice del suo brand La Milanesa Bag. Un marchio che condensa moda, stile, umanità, manualità oltre che l’essere donna.
La storia di Cinzia è quella di una donna, apparentemente come tante, con una passione per il bello, per la moda e per la creatività. Lei ha saputo plasmare queste sue dedizioni in un unico progetto che la coinvolge e che raccoglie ed impegna persone per la creazione di un bene nuovo e comune.
Quello della creativa risulta, quindi, un disegno di rivitalizzazione che si basa sulla piena esaltazione delle persone.
Partiamo dal principio.
Come si può facile comprendere dal naming La Milanesa Bag è un marchio che si occupa della produzione di borse, la grande passione di noi donne. È un marchio che si fonda sull’ampio coinvolgimento di donne, di tutte le età e, soprattutto, di persone anziane.
Questa iniziativa vuole, infatti, dare voce e rilevo alle signore meno giovani che in pensione o in età avanzata in centri sociali, in case di riposo e in associazioni lavorano con ago e filo. Un progetto che si ispira, in particolare nella sua fase iniziale, alla lavora a maglia e alle coperte a quadrettoni che guarnivano i letti.
Le borse di Cinzia si caratterizzano per i loro colori, per la loro lavorazione che si sposa con forme alla moda e sempre nuove.
Ogni proposta di Cinzia vede il connubio di stile e valore.
Moda e non solo. Moda e attenzione verso il prossimo, verso la vita.
È proprio le questo motivo che la donna sposa e supporta col suo brand numerose iniziative di carattere sociale e di grande pregio.
Ammiro Cinzia come donna e come creativa. Il suo talento è vero puro perché vede la piena esaltazione della donna, della sua anima e dello stile.