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Laboratorio Bologna

Nicole figlia maggiore di Romeo, il creativo ideatore dei capi del brand Made in Italy Laboratorio Bologna, si racconta presentandoci la sua azienda, la sua storia e la grande eredità di cui lei oggi si sta facendo portavoce.

La storia di Laboratorio Bologna ha inizio oltre cinquant’anni fa quando Milena, madre di Romeo, ha aperto l’azienda dedicandosi alla produzione di abbigliamento per conto terzi.

Una storia di famiglia, che ha visto il completo coinvolgimento di tutti i membri.

Maria Elena, la figlia minore di Milena, è sempre stata il suo braccio destro in azienda, occupandosi fin da giovanissima della parte amministrativa. Romeo, invece, una volta completati gli studi di ragioneria, che gli stavano un “po’ stretti”, ha scelto di iniziare a lavorare presso un magazzino tessile. In questo contesto il giovane ha accresciuto e coltivato la sua passione per i tessuti, la moda e i colori, soprattutto in ambito femminile.

Lui, Romeo, dopo un paio di anni di “gavetta” ha assunto il ruolo di rappresentate e collaboratore nella ricerca tessile del brand Les Copains.  Una esperienza molto importante che l’uomo porta nel cuore in quanto ha rappresentato un periodo fatto di anni bellissimi, di grande lavoro, soddisfazioni e divertimento.

Poi, circa 25 anni fa, con l’intento di creare un proprio marchio Romeo è entrato a fare parte dell’azienda di famiglia guidato dall’ambizioso progetto di sviluppare un marchio proprio.

Oggi Laboratorio Bologna propone una collezione i cui capi sono “pronto moda” o “fast fashion” in quanto consegnabili in 10/15 giorni. Il brand, però, a differenza dei classici prontisti seleziona sempre tessuti di altissima qualità.

A seguire l’intervista a Romeo…

Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? La dedizione per la moda e la creatività ha sempre fatto parte della nostra famiglia, sia dal punto di vista lavorativo che personale.  Io, mia mamma e mia sorella, quando eravamo poco più che adolescenti, avevamo una tappa fissa il sabato mattina; collezione da Gamberini e shopping per le vie centrali.

Raccontaci l’inizio della tua carriera come fashion designer… Così come anticipato prima, dopo gli studi di ragioneria, spinto da mio padre, che non accettava, il mio non far nulla ho iniziato a fare il magazziniere al center gross, in una nota azienda tessile. Questo mi ha dato la possibilità di coltivare una passione e di crescere molto a livello lavorativo. Mi ritengo fortunato, molti giovani impiegano anni prima di capire il loro vero futuro.

Come mai hai deciso di focalizzarti sulla realizzazione di abiti? L’abbigliamento ha sempre fatto parte della mia vita, mia mamma quando ero molto piccolo e non aveva modo di lasciarmi con babysitter o nonni, mi portava con lei. Mi ricordo ancora di quando mi portò con sé a Moda Maglia. Una fiera che veniva svolta due volte l’anno a Bologna.

Chi sceglie il tuo brand?  Da diversi anni collaboriamo con diversi studi di rappresentanza che ci aiutano a far conoscere il nostro Marchio nelle loro regioni. Sino a qualche anno fa mi occupavo anche di quello, prendevo il mio campionario e giravo con la macchina, principalmente il centro nord d’Italia. Lavorare da Les Copains mi ha dato modo di conoscere tante persone e negozi.

Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Prima tra tutte la qualità. Sono sempre stato della filosofia del “poco ma buono” a cui si unisce anche la voglia di novità, di colore e forme particolari. Adoro i colori forti, i tessuti particolari, per questa stagione in particolare. Mi è sempre piaciuto molto giocare negli accostamenti di velluti di seta dai colori forti, mescolandoli con i tartan di lana. Abbiamo creato un look a 360°, stanno piacendo molto. Siamo molto soddisfatti.

Parlaci della scelta dei materiali… Sono sempre in giro alla ricerca dei migliori materiali. Poi, quando mi fermo leggo, cerco e studio, la mia mente non è mai ferma. Se non trovo qualcosa che rispecchia il mio prodotto, ho anche la possibilità di farmelo fare. In questo lavoro con il tempo mi sono creato anche tante amicizie, e sono tutti sempre pronti a darmi una mano, quando possibile, nelle mie richieste.

Quali sono le principali sfide e difficoltà che un fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? Adesso siamo in tanti a fare questo mestiere, e la cosa non mi dispiace. C’è sempre qualcosa da imparare. I tempi sono difficili per tutti, soprattutto in questo periodo storico. Noi abbiamo la fortuna di offrire un servizio, che oggi più che mai, invoglia il cliente nuovo a conoscerci. Chi lavora con noi non ha minimi da rispettare, può ordinarmi 5 camicie, così come 45 [questo è possibile perché la collezione che un cliente visiona è consegnabile in 10/15 giorni]. Cerchiamo di andare incontro a tutte le esigenze dei nostri clienti, alcuni diventati negli anni anche amici. Spesso mi vengono chiesti capi su richiesta perché, magari, in collezione ci sono pochi abiti e la cliente ha ricevuto diverse richieste di tubini. Noi facciamo il possibile per realizzare qualcosa che vada incontro alle loro necessità ed è proprio per questo che la collaborazione con il cliente è fondamentale per noi.

A quale target di clientela ti rivolgi? Il nostro prodotto si può trovare in boutique dal target medio – alto, abbiamo clienti storici con i quali lavoriamo ormai da anni. Poi, grazie ai ragazzi degli showroom stiamo crescendo sempre di più. Siamo una grande famiglia.

Progetti per il futuro? In questo momento stiamo cercando nuovi spazi, abbiamo voglia e soprattutto necessità di qualche mq in più. Questo rappresenta davvero il primo obiettivo a breve [sebbene possa sembrare una cosa futile] ed è fondamentale per operare in un buon ambiente e armonia tra colleghi. Inoltre, ci piacerebbe farci conoscere meglio in campo estero; ad oggi abbiamo uno showroom in Spagna, con sedi a Barcellona e Madrid. Speriamo di poter crescere ancora di più.

Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? Negli ultimi anni stiamo lavorando molto bene in tutta Italia, i nostri capi possono essere acquistati da Lucia Prada e Agua Del Carmen a Milano, Bibalab a Bologna, Benny Boutique a Battipaglia, Arsenal a Scandiano, Volpi a Modena, Guichardaz a Courmayeur, Filippin a Marostica e tanti altri…  è possibile trovare la nostra collezione anche sui canali digitali [profilo Instagram @Laboratorio_Bologna].

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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