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The fashion pact

The Fashion Pact è un’iniziativa globale di aziende del settore della moda e del tessile (prêt-à-porter, sport, lifestyle e lusso), compresi i loro fornitori e distributori, tutti impegnati a perseguire un nucleo comune di obiettivi ambientali chiave in tre aree: fermare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani. Lanciato come una missione affidata al presidente e amministratore delegato di Kering, François-Henri Pinault, dal presidente francese Emmanuel Macron, il Patto della Moda è stato presentato ai capi di Stato in occasione del vertice del G7 a Biarritz.

Mentre le priorità ambientali e sociali salgono in primo piano nelle agende del settore, iniziative come il Patto per la moda aiutano a promuovere cambiamenti positivi attraverso la collaborazione. L’adozione di una posizione collettiva e unitaria di questa portata dimostra quanto sia seria la volontà dell’industria della moda di lavorare insieme per intraprendere azioni tangibili a tutela del nostro pianeta.

L’industria della moda è stata considerata pronta a guidare un’iniziativa di questo tipo: un settore in cui le aziende possono collaborare su interessi comuni e in cui le azioni possono avere la portata e l’impatto necessari. Senza dubbio, la moda è un settore con un’influenza enorme. Negli ultimi decenni, la moda ha registrato una crescita significativa, con un raddoppio dei ricavi dell’abbigliamento a livello mondiale dal 2001 al 2019.1 Oggi, il settore impiega oltre 75 milioni di persone a livello globale, generando 1,5 trilioni di euro all’anno di ricavi. Si prevede che questa crescita continuerà a un tasso annuo composto del 7% fino al 2024, anche correggendo l’instabilità economica causata dalla pandemia.

L’industria della moda continua ad avere anche un’influenza culturale insuperabile. La moda è una delle poche industrie di consumo di massa che instaura un rapporto emotivo – sia una necessità quotidiana, sia una tela per la creatività, l’espressione e l’identità.

Come collettività, siamo costituiti da marchi che fanno parte della vita quotidiana di miliardi di persone. Nell’ultimo decennio, la sostenibilità è diventata una preoccupazione crescente all’interno del settore, spinta da consumatori consapevoli, dalla minaccia di interruzione della catena di fornitura e dalle aspettative normative.

Per questo motivo, esistono già molte iniziative di sostenibilità innovative ed efficaci all’interno del settore. Tuttavia, data la natura frammentata della catena del valore della moda, si tratta di una questione incredibilmente complessa da gestire nella sua interezza da parte di una singola entità o di una singola azienda del settore. Molti marchi e aziende hanno intrapreso iniziative significative: dalla definizione di obiettivi di sostenibilità personalizzati, all’aumento della tracciabilità della catena di fornitura dei loro prodotti, agli investimenti in trasparenza ed educazione dei consumatori. Contemporaneamente, fondazioni, incubatori e ONG hanno contribuito a sviluppare e promuovere metodi di produzione alternativi e nuovi quadri economici come la circolarità.

 

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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