
Ho educato mio figlio alla libertà.
Ho educato mio figlio a rispettare chiunque attraversi la sua strada.
Perché la strada di ognuno di noi è sempre diversa e nessuno può permettersi di vivere vite altrui.
Ho educato mio figlio ad ascoltare il suo cuore e la sua mente ogni giorno, risollevandosi e rendendo sempre più determinati i suoi sogni.
Perché cuore e mente sono sempre protagonisti preziosi e indispensabili dell’esistenza, indispensabili nella loro spesso antagonistica convivenza.
Ho educato mio figlio a non sentirsi forte nelle azioni, ma tenace nel vivere ogni giorno.
Non duro a parole, ma costante nelle sue ambizioni.
Ho educato mio figlio ad essere ribelle verso ogni stereotipo.
Gli stereotipi sono spesso catene dorate che condannano l’animo alla banalità.
Ho educato mio figlio a non aver paura di esprimere ciò che porta dentro.
Non esiste sentimento di cui tacere.
Ho educato mio figlio ad amare la libertà, cominciando dal rispettare la propria anima.
Il rispetto è la più alta forma di amore.
Ho educato mio figlio ad odiare le attese, perché le speranze si nutrono sempre della fatica di provarci.
La salvezza non viene dall’alto, ma dalle tante sconfitte lungo il cammino.
Ho educato mio figlio a non aspettare l’amore, ma ad amarsi prima di ogni cosa.
Pensare che volersi bene sia la relazione più importante di tutte.
Ho educato mio figlio ad ascoltare il cuore per vedere dentro la propria anima.
Conoscersi a fondo è la strada per imparare ad accettarsi.
Ho educato mio figlio a non pretendere nessuno accanto che non accetti anche le sue fragilità.
Non imponendosi mai, ma ascoltando reciprocamente ogni battito del cuore.
Ho educato mio figlio ad amare, senza preoccuparsi del resto.
Il resto è solo visibile agli occhi di chi crede di essere nel giusto, nel mare della sua ipocrisia.
Ho educato mio figlio a dirmi anche dei no.
I no che aiutano a conoscersi.
Ho educato mio figlio che non esiste sentimento da nascondere o di cui vergognarsi.
La vergogna è degli stolti.
Ho educato mio figlio ad essere libero, sempre e comunque.
Perché non ci sarà mai nessuno capace di farti credere meno di zero, se ti consideri di essere prezioso.
Libero di scegliere, di sbagliare e di provarci ogni volta che vuole.
Perché sbagliare è un diritto da preservare.
Libero di vivere come ribelle, ma mai come schiavo.
A cura di Francesca Nicolo
Molto bello e profondo. Questo è un augurio x il duro lavoro di tutti i genitori. Un grande grazie
Quello dei genitori è un lavoro complesso, che richiede sfide
Concordo pienamente con quello che ha scritto, è fondamentale imparare la libertà, liberi di scegliere sempre anche sbagliando ma con la conseguenza di averlo fatto Noi senza pressioni …
La libertà deve essere anche insegnata in modo adeguato
Una cosa da imparare, molto complessa da vivere
Bellissime parole, mai essere schiavi! Io li educo secondo l’educazione che mi ha passato la mia famiglia, peccato che in giro vedo spesso ragazzini maleducati e mi chiedo cosa abbiano insegnato loro i genitori….
Bisogna avere personalità e impegnarsi per riuscire a creare una propria essenza