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Voglio valorizzare il VERO Made in Italy. Grazia

Sogni e passione. Un binomio complesso, ma vincente.

Un’associazione che spesso porta a grandi risultati soprattutto nel momento in cui ad unirli c’è determinazione e forza di volontà.

Questa è la storia di Grazia.

Sogni e passioni costituiscono, infatti, gli ingredienti fondamentali che hanno caratterizzato (e che delineano ancora oggi) la crescita professionale e personale di Grazia Lorenzi, titolare dell’omonima pelletteria, nata dalla chiara volontà di differenziarsi e di non voler restare un “numero” all’interno di una grande azienda pellettiera. Forte della professionalità acquisita e sicura delle proprie qualità la designer si è quindi licenziata ed insieme ad alcune amiche ha iniziato la sua avventura da imprenditrice in un garage preso in affitto.

Il tutto ha avuto inizio durante la seconda metà degli anni ottanta, anni d’oro per il mondo pellettiero che contava commesse consistenti con importanti firme nazionali ed estere in conto terzi, quando Grazia si è trovata a stringere accordi commerciali importanti. Una volta definiti stretti rapporti con un’azienda di Tolentino in particolare, che affidava a terzisti parte delle sue lavorazioni, e con uno dei suoi soci, Giovanni Gobbi (attuale marito di Grazia), l’attività della designer ha letteralmente iniziato a prendere il volo.

Una crescita veloce ed efficace ha caratterizzato l’azienda che 1990, contava ben 27 dipendenti e il lavoro in conto terzi era tale da portare all’apice della soddisfazione lavorativa la designer. Tale condizione favorevole è andata – purtroppo – a scemare nel corso degli anni con la crisi del distretto pellettiero che ha coinvolto da prima tutte le grandi aziende e poi di riflesso anche le piccole e medie, quasi tutte infatti si sono trovate a chiudere i battenti.

La sfavorevole condizione ha obbligato anche Grazia e Giovanni a dover rivedere la loro struttura e organizzazione e il numero di persone a cui dare lavoro, ma forti della loro passione e competenza hanno deciso di non chiudere. I due imprenditori hanno, infatti, scelto di migliorare ulteriormente la produzione puntando sulla qualità e di cercare/sviluppare nuovi canali capaci di garantire l’attività aziendale.

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Due anni fa una ulteriore ed importante scelta viene presa da Grazia: realizzare il suo grande sogno. La creativa ha deciso che “i tempi erano maturi” per creare una linea, la sua linea, che porta il suo nome. Nasce Grazia.

Grazia, una linea moderna curata nei minimi dettagli e che ha come simbolo la bandiera italiana, segno volto ad avvalorare e a sottolineare l’origine – sia creativa che produttiva – di ogni prodotto. Grazia vuole evidenziare come ogni singolo passaggio, a partire dalla lavorazione della pelle, fino all’apposizione dell’ultima cerniera avvenga solo ed esclusivamente sul territorio nazionale.

In un momento in cui tutti piangono per la crisi e si cercano aiuti calati dall’alto, Grazia e Giovanni non si sono scoraggiati anzi, hanno investito sul loro lavoro e sul territorio dando lavoro anche ad una giovane società di e-commerce che ha creato per loro nei minimi dettagli il sito Internet www.graziamadeinitaly.com e la pagina dedicata al commercio on-line. Un settore che sta permettendo ai due imprenditori tolentinati di vivere una seconda vita imprenditoriale. Ricca di soddisfazioni e dalle notevoli capacità di espansione.

Grazia e Giovanni hanno scommesso.

Hanno fatto una scommessa guidata dai loro sogni passioni e valori e hanno vinto. Loro sono due esempi di persone che “hanno fame” di bello, di “Italia” e forte volontà di farsi ambasciatori – per mezzo del loro prodotto – del vero valore e significato del Made in Italy

Adesso arriviamo al prodotto e alla mia esperienza…

Vi presento il bauletto che Grazia ha pensato per me. Una borsa compatta, dalle linee moderne che si fondono nella classicità del modello e del suo concept.

Un accessorio adatto a molteplici occasioni, dal lavoro al tempo libero, che si sposa armoniosamente con un look “da lavoro” e scuro ad un jeans e una camicetta sbarazzina.

Sicurezza è stata la prima sensazione che ho provato nel momento in cui ho toccato la mia Grazia, il bauletto si caratterizza, infatti, per un pellame delicato, piacevole al tatto, ma al contempo resistente; le cerniere sono inserite a regola d’arte. La cura dei dettagli superba, quasi eccessiva.

La bellezza di questo accessorio non è determinata dalle sue sole caratteristiche estetiche, ma dalla capacità di creare un’associazione tra classicità della forma (il bauletto è o non è vero evergreen?!), personalità dello stile e moda. Il fuscia risalta, spicca, valorizzando a sua “etichetta” riportante il brand e il contrasto con la cerniera antracite.

Un prodotto che definirei “a regola d’arte” da cui traspare – al solo sguardo – il vero Made in Italy, quello che “sente” dell’esperienza italiana, delle mani degli artigiani…

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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