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Simona e la sua passione per l’unicinetto

Simona Bartoli, quarantasei anni, laziale è una creativa che ama dedicarsi alla realizzazione di accessori all’uncinetto.

Lei, originaria di Frosinone, è prima di tutto una mamma a tempo pieno, ma che cerca sempre di “ritagliare” del tempo per sé ai fini di poter dedicarsi alla sua grande passione. dedicandolo alla mia più grande passione.

Nel corso degli anni ha dovuto superare numerose sfide. La vita l’ha, quindi, “messa a dura prova” molto presto e questo l’ha obbligata a dover abbandonare il suo percorso di studi e si è – così – letteralmente “buttata” nel mondo del lavoro giovanissima, nonostante le sue paure e insicurezze. Attualmente quello dell’uncinetto, la sua grande passione, è un piccolo impiego, un hobby che le permetter di tornare a sognare di trovare il lavoro della sua vita, quello che ha sempre desiderato.

Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? La mia passione per la creatività è nata insieme a me poiché ho sempre apprezzato ogni forma d’arte e sin da quanto ero giovane ho effettivamente sentito questo bisogno di esprimermi attraverso di essa. Mostrarmi e comunicare con la creatività lo faccio per mezzo di diverse attività, dal semplice allestimento di una casa per bambole o di un centrotavola, passando per la pittura, fino alla tecnica del découpage. Secondo me la vera chiave è saper sfruttare al meglio la propria immaginazione.

Raccontaci l’inizio della tua attività… La mia attività ha avuto inizio un giorno come tanti, nel periodo del lockdown. Ho così deciso di riprendere a lavorare all’uncinetto. In quel momento così difficile e buio avevo bisogno di qualcosa di bello, di stimoli e soprattutto qualcosa, un’attività, che fosse capace di riempire quella sensazione di vuoto che provavo. Grazie alla creatività mi sono letteralmente riscoperta.  Ho così iniziato a sperimentare creando fiori all’uncinetto, da qui il nome del mio brand. Successivamente ho iniziato a realizzare accessori per me stessa, con particolare riferimento a gioielli. Poi, come tutte le donne, amo le borse, ho così provato a crearne una da zero. Mi sono data un obiettivo ambizioso, poi, quando l’ho vista finita ero veramente soddisfatta. In quel momento ho concretamente compreso che volevo e dovevo continuare.

Come mai hai deciso di focalizzarti sulla tecnica dell’uncinetto? Sin da quando ero piccola avevo imparato la tecnica dell’uncinetto, mia nonna era desiderosa di avvicinarmi alla manualità. Voleva “insegnarmi a fare tutto”. È stato in quel contesto in cui ho cominciato a lavorare all’uncinetto Una tecnica che non ho mai dimenticato. Oggi ho deciso di sfruttare questa capacità reinventandomi. 

Chi sceglie il tuo brand? Il mio brand viene scelto da donne che amano, innanzitutto, l’unicità del prodotto. Nel momento in cui realizzo un articolo, la sua disponibilità è limitata ed un’eventuale copia non sarà mai uguale all’originale. Un ulteriore aspetto, molto apprezzato dalle mie clienti, è la personalizzazione dal momento che offro loro la possibilità di poter realizzare la borsa, ad esempio, che hanno sempre sognato.

Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Il mio intento è riavvicinare noi stessi alla sfera del made in Italy. Io stessa, realizzando le borse, ho scoperto il gusto di riuscire a creare qualcosa con le mani. Riverso nella mia attività di creatività la passione e l’amore per quello che faccio.

Parlaci della scelta dei materiali… Il materiale rappresenta la mia principale fonte di ispirazione. Quando lo seleziono ho chiaro in mente come utilizzarlo. È come se creassi di continuo nella mia testa. Credo fortemente che un capo fatto a mano, eseguito con lavorazioni ricercate e talvolta complesse, non possa essere assolutamente essere paragonato ad un capo acquistato. Questo, a sua volta, implica l’utilizzo di filati di ottima qualità.

 

Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? Ad oggi la mia principale sfida è riuscire ad uscire dalla sfera locale ed allargare la mia clientela. Questo richiede una conoscenza maggiore del mio brand. Per ora, servendomi solo dei canali social, è difficile riuscire a crearsi una “vetrina” fuori dall’ordinario, a catturare l’attenzione visiva del cliente, senza che questi abbia la possibilità di far testare a tuttotondo il proprio prodotto. All’interno di una piattaforma molto gettonata, entra in gioco la competizione e si innesca il meccanismo della vendita per popolarità.

A quale target di clientela ti rivolgi? Non mi rivolgo ad uno specifico target. Realizzando prettamente accessori femminili, in particolare borse, ricevo ordini da donne di tutte le età, purché apprezzino il prodotto handmade.

 Progetti per il futuro? Mi piacerebbe trasformare il mio hobby in un vero e proprio lavoro. Un’attività che mi piace e soddisfa. Vorrei dedicarmi alla creatività tutta la giornata e non solo la sera prima di andare a dormire o la mattina presto.

Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? Pubblico tutti i miei lavori sui social. Attualmente è il mio unico modo di interagire con il pubblico. Ho creato una pagina su Instagram e su Facebook. Invito chiunque voglia ordinare, acquistare o semplicemente dare un’occhiata alle mie collezioni di cercarmi.

 

 

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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