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Stop agli allevamenti degli animali da pelliccia

Il 1° gennaio anche in Italia è scattato il divieto agli allevamenti di animali per produrre pellicce. Con questa misura è stato sancito che entro il 30 giugno anche gli ultimi 5 allevamenti italiani di visoni dovranno essere smantellati.

Un risultato particolarmente importante e rilevante. Con questo emendamento alla Legge di Bilancio 2022 la Commissione Bilancio del Senato si è impegnata ad abbracciare le richieste della LAV che richiedeva la chiusura degli allevamenti di visoni nell’ambito delle misure anti-Covid.

“L’Italia è un Paese più civile, abbiamo messo la parola fine ad una industria crudele, anacronistica, ingiustificabile che non ha più motivo di esistere in una società dove il valore di rispetto per gli animali, in quanto esseri senzienti, è sempre più diffuso. – ha dichiarato Simone Pavesi, responsabile Area Moda Animal Free – Il Parlamento ed il Governo hanno finalmente posto il sigillo istituzionale ad un cambiamento sociale radicato tra i consumatori italiani ed europei, e le principali aziende globali della moda che hanno fatto proprio e concretizzato questo valore tramite politiche commerciali fur-free”.

Cosa prevede la norma

DIVIETO: dal 1° gennaio 2022 è vietato allevare, fare riprodurre in cattività, detenere, catturare o uccidere animali, di qualsiasi specie (non solo visoni), per il principale scopo di ricavarne pellicce.

SMANTELLAMENTO: Entro il 30 giugno 2022 i 5 allevamenti che attualmente detengo visoni ed altre 5 strutture che però sono senza animali, dovranno essere smantellate.

INDENNIZZI: Agli allevatori saranno concessi indennizzi proporzionati alla numerosità dei visoni presenti, un contributo del 30% del fatturato registrato nell’ultimo ciclo produttivo, ed un contributo a fondo perduto massimo di 10.000 euro per la copertura delle spese di demolizione dei fabbricati e degli impianti oppure di quelle sostenute per la ristrutturazione e riconversione in attività agricola diversa dall’allevamento di animali. L’indennizzo non potrà essere maggiore di 3 milioni di euro per allevamento.

RICONVERSIONE ECOLOGICA: Al fine di promuovere una riconversione ecologica, gli allevamenti potranno accedere ad un fondo complessivo di 3 milioni di euro dal Next Generation EU-Italia per l’avvio di impianti agri-voltaici e parchi agrisolari (Missioni M2C1 e M2C2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

ANIMALI: Con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica e dei Ministeri di Agricoltura e Salute, da emanare entro il 31 gennaio, saranno regolate le modalità di eventuale cessione, sterilizzazione e detenzione dei visoni in strutture preferibilmente gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute.

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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