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La mia “Mamode”

Simona e la sua Mamode… un brand che desidera “sapere” di moda sin dal nome, così evocativo e che combina artigianalità con ricerca e innovazione dei materiali…
Un processo di evoluzione continua è stato quella che ha caratterizzato questo brand dal momento che Simona ha iniziato producendo accessori – con particolare riferimento a bracciali e collane – ed oggi, si compone anche di t-shirt e abiti.
Mamode è un brand in continua evoluzione ed ampliamento che si fonda pienamente nella passione della sua stilista che ogni giorno è alla ricerca di idee nuove, materiali ed opportunità attraverso le quali dare visibilità alla propria creatività…


Come mai questo nome? “In realtà non c’è una motivazione precisa alla base della scelta del nome Mamode, non mi sono ispirata a nulla di preciso se non che alla sola parola MODA… eh sì perché Mamode, in francese significa proprio moda. Il mio brand non si è sempre chiamato così però. Quando ho iniziato l’avevo denominato Simocreations, ma questo nome mi risultava talmente banale che ho deciso di cambiarlo in Mamode, nome che, oltretutto, mi sembrava decisamente più professionale e di impatto.”

Parlaci dei tuoi progetti in corso… “Da dove iniziare?! Per quanto riguarda i nostri progetti le ambizioni… beh, sono davvero tante. Noi (io e mio marito) abbiamo cominciato con la bigiotteria e, in particolare, con lavori realizzati attraverso la tecnica dell’incollaggio e assemblaggio, poi siamo passati alla saldatura con castoni e cristalli (soprattutto nelle ultime collezioni). Lavoriamo anche con le pietre dure, tra cui agata ametista giada, occhio di tigre e molte altre; con queste pietre ci proponiamo di realizzare pezzi ricercati e di valore. Dalla scorsa estate abbiamo deciso di ampliarci, di diversificare l’offerta e così ci siamo inseriti nel campo dell’abbigliamento, con l’obiettivo e la voglia di “dar vita” ad un prodotto diverso da tutte le proposte che ci presentano in tanti. Così, essendo noi molto affascinati dallo stile bohemien abbiamo voluto provare a giocare con applicazioni di nappine (rigorosamente in cotone e fatte a mano), passamaneria di pom pom, nastri a quadretti colorati e frange multicolor… l’obiettivo!? Presentare una collezione di t-shirt e sneakers unica e originale. I nostri attuali progetti sono concentrati sempre sulla bigiotteria e, in particolare, sullo studio di nuovi modelli e sulla ricerca dei cristalli. Vogliamo e lavoriamo per tenerci sempre aggiornati. Per quanto riguarda l’abbigliamento vogliamo ampliare la collezione. Ambiamo a unire alle t-shirt e alle felpe della nuova collezione fall winter 2017/18, anche abiti, gonne e body molto semplici in jersey in due colori nero e rosso. Le nostra ambizione futura è quella di lavorare con tessuti africani come il kente il wax africano e il java (materiali che ci daranno la possibilità di creare molteplici capi, dal gonnellone all”abito, dalla jumpsuit allo short) abbinandoli a  queste stoffe colorate e ricche di racconti dei villaggi africani. Vogliamo anche lavorare tulle, seta e a qualsiasi materiale che la nostra fantasia ci porterà a pensare.
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Quali sono le maggiori sfide che una stilista come te deve affrontare oggi? “Le sfide da affrontare in questo settore sono molteplici, soprattutto nel momento si è un brand nuovo e, conseguentemente, poco conosciuto. Inoltre, se si vuole sfidare l’omologazione attuale, che rende tutti uguali, poco propensi ad osare e a creare uno stile proprio e unico, la sfida diventa davvero dura. Da non dimenticare il discorso “prezzo” o per meglio dire il problema del “prezzo” … Sarà la crisi economica che ci devasta da anni, sarà la globalizzazione, non saprei…sta di fatto che l’artigianato è un settore in crisi, davvero “duro” da portare avanti poiché si trova in totale contrapposizione alla produzione industriale, in serie che costa 1€ e che si vende a 5€. In questo contesto di industrializzazione e di automazione della produzione fatto di economie di scala ci si pongono gli artigiani. Eh sì.. è così.. e poi ci sei tu, in questo caso io, piccola artigiana, attenta al dettaglio che cura meticolosamente il prodotto affinché sia perfetto, realizzato con materiale di qualità, dove le rifiniture sono precise. Per noi, per me, artigiana lo studio e la cura del particolare richiedono tempo. Ogni prodotto è il risultato di un processo di amore, ricerca, dedizione e tempo. Il problema è il prezzo perché noi come artigiani offriamo un prodotto unico che quando viene proposto è apprezzato per la sua cura e particolarità, ma che a volte viene “scartato” per via del prezzo in quanto identificato come troppo caro.  “Costa troppo”… questo è la frase che si sente spesso e volentieri… però, per fortuna nostra, non tutti la pensano in questo modo, comprano il prodotto fatto a mano, particolare e non visto, aiutano l’artigianato e i brand emergenti come il nostro. L’importante è non demordere, credere in quello che si fa e raggiungere i propri obbiettivi. Lo so, ci vorrà del tempo certo, ma la costanza e la passione per quello che si fa porterà i risultati.”
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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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